Il miele come cicatrizzante
A quanto pare secondo uno studio del ricercatore francese Bernard Descotters, il miele è un potente cicatrizzante. Spalmato su ferite e ustioni ne facilita la guarigione, agendo in certi casi più rapidamente di alcuni farmaci.
Una proprietà che le nonne in Calabria avevano già sperimentato lungamente.
Il perché abbia quest’azione quasi miracolosa è presto detto. Uno degli enzimi presenti nel miele è il glucosio ossidasi: nient’altro che lo stesso perossido di idrogeno che compone l’acqua ossigenata.
Alle api serve per trasformare il nettare, mentre la sua funzione cicatrizzante è coadiuvata dallo zucchero, che asciuga le ferite, e da alcuni composti organici che stimolano l’emissione di citochine e interleuchine, due molecole atte a riparare il tessuto epiteliale.
Così ogni volta che mi procuro piccole ustioni o ferite non ricorro più a pomate e medicinali. Pulisco bene la parte, ci spalmo sopra un po’ di miele e copro con una garza sterile finché non viene completamente assorbito dalla pelle.
Ovviamente non tutto il miele va bene! Solo il miele biologico, prodotto con processi artigianali, ha queste caratteristiche. Quello che si trova comunemente nei supermercati viene infatti spesso diluito e addizionato con lo zucchero. Ciò rende le sue proprietà molto più blande.
Se volete un consiglio, il miele CalabrEat è garantito da apicoltura biologica e prodotto artigianalmente. Per me un miele di qualità!
Mi raccomando, parliamo di ferite e ustioni di lieve entità. Se mi affettassi a metà un dito di certo non penserei di “aggiustarlo” col miele. Meglio prima definire l’entità del danno con il proprio medico.
Achiropita